Quando l’ape raccoglie il nettare dai fiori oppure la melata li immagazzina nella “sacca melaria” dove vengono addizionati con l’enzima invertasi – dividendo così il saccarosio in fruttosio e glucosio.

Ape su Amorfa
Il nettare in questo momento ha un’umidità intorno all’80%. Quando la sacca melaria è piena – per abbassare il contenuto di acqua al di sotto del 19%-20% affinché il miele non fermenti – l’ape bottinatrice torna nell’alveare dove passa il nettare alle altre api attraverso la trofallassi. L’ultima di queste lo immagazzina nelle celle, poi l’ape ventilatrice muovendo velocemente le ali lo asciuga ulteriormente.
Una volta piena la cella viene tappata dalle api con la cera, per conservare al meglio ciò che adesso è diventato miele.

Telaini con Miele
Dopodiché l’apicoltore prende i telaini pieni di miele, ne verifica l’umidità e in seguito li disopercola (rimuove i tappi di cera) per poi estrarre il miele attraverso lo smelatore (una centrifuga per il miele).
Dopo essere stato smelato il miele viene filtrato e lasciato a maturare in fusti di acciaio inox per il tempo necessario affinché l’aria accumulata durante la smelatura venga in superficie.
Infine viene invasettato.

Miele di Amorfa